Bric del Vaj

"La ripresa dell'attività escursionistica dopo la fine del periodo di chiusura sociale deve accompagnarsi, com'è noto, con alcune precauzioni volte a ridurre il rischio di trasmissione virale. Il CAI ha diramato note operative precise rivolte ai partecipanti alle attività sociali che potete trovare nel link seguente

https://www.cai.it/riavvio-dellattivita-escursionistica-le-indicazioni-del-cai-per-gli-organizzatori-e-i-partecipanti/

La Commissione Medica Centrale, a sua volta, ha preparato una comunicazione puntuale e completa in merito al Covid-19 e alle indicazioni operative per la ripresa dell'attività escursionistica. La trovate in questo link 

https://www.cai.it/wp-content/uploads/2020/06/Note-Commissione-Centrale-Medica-ripresa-escursioni-sociali.pdf

Con l'articolo presente desideriamo, da parte nostra, focalizzare l'attenzione su un presidio che ormai deve entrare a far parte, assieme al gel alcolico igienizzante, della dotazione normale dell'escursionista: la mascherina.

La mascherina chirurgica sarebbe più che sufficiente per l'uso durante un'escursione, tenuto conto che servirebbe più che altro per i momenti in cui è più difficile evitare assembramenti (un passaggio difficile, l'arrivo in rifugio, una sosta). Ma può risentire delle condizioni in cui viene usata e degradarsi o rompersi in quanto viene a contatto con la pelle sudata, con umidità o pioggia, o, infine, più banalmente, perché viene estratta e riposta in tasca più volte, o per altre ragioni. Inoltre, il suo uso può essere mal tollerato da alcuni, specie quando la temperatura è elevata, per lo sgradevole effetto "cappa".

Almeno nei contesti sociali usuali l'Istituto Superiore di Sanità ha peraltro sdoganato la mascherina non chirurgica, la quale, se fabbricata in modo adeguato, permette di fermare accettabilmente le goccioline emesse con la saliva parlando, tossendo o starnutendo (in percentuale non paragonabile a quella dei presidi medici veri e propri, ma sufficiente nel quotidiano, specie se accompagnata dal distanziamento sociale e dal lavaggio delle mani). 

In una recente comunicazione l'OMS ha assunto una posizione simile, precisando due cose importanti: a) per essere efficaci le mascherine devono filtrare almeno il 70% delle goccioline; b) per ottenere questo non è sufficiente un singolo strato di tessuto, ma ne occorrono almeno  tre, scelti in modo da permettere il filtraggio senza rendere disagevole la respirazione.

Nel link sottostante troverete un esauriente articolo in merito alle mascherine non chirurgiche con un rimando al documento dell'OMS:

https://www.galileonet.it/mascherine-di-stoffa-nuove-indicazioni-oms-materiali-stoffe-migliori/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=trovata-materia-mancante-annuncio-nature

Come regolarci, dunque, se cerchiamo un'alternativa alla mascherina chirurgica (che rimane in ogni caso il "gold standard", la pietra di paragone)?

Possiamo provare a costruirne una, certo. Lavabile e riutilizzabile (così da ridurre anche la quantità di rifiuti). Le istruzioni tecniche nel web non mancano, ma bisogna valutare quello che mostrano con molto senso critico. Di base, infatti, tenendo conto dei consigli dell'OMS, un dispositivo fatto bene dovrebbe essere: ben aderente al viso; formato come minimo da tre strati, tali da filtrare almeno il 70% delle goccioline emesse; non costituito da materiale elastico, poiché si degrada con il lavaggio; non in grado di ostacolare la respirazione (sembra la scoperta dell'acqua calda, ma l'OMS ha precisato persino la differenza di pressione dell'aria inspirata, e quindi la resistenza offerta dal dispositivo, al di sopra della quale è meglio non andare).

Sul mercato, peraltro, cominciano ad essere proposti dispositivi "tecnici" anche da parte di marchi importanti dell'outdoor.

E' importante che ognuno sia consapevole dell'importanza delle misure cautelative prescritte in escursione sociale e si regoli di conseguenza, cercando un equilibrio che concili sicurezza e comodità. Come Commissione Medica siamo a disposizione, attraverso il forum, per qualunque chiarimento o confronto sull'argomento"